Madonie

L’area delle Madonie ha sempre rappresentato un unicum di grandissimo interesse da non tralasciare. Il massiccio madonita è ricoperto da folti manti boschivi e caratterizzato da interessanti fenomeni geologici. Circondato da morbide colline coltivate a vigneti, uliveti e mandorleti, il suo fascino si accresce per la vicinanza del mare. Dalle sue cime, infatti, si domina il tratto costiero tra la foce del fiume Imera e del fiume Pollina e, nelle giornate limpide, si possono distinguere le sette isole Eolie. Lungo il litorale roccioso si aprono piccole cale e le lunghe spiagge di Lascari, Cefalù e Castel di Tusa.

I piccoli centri abitati, posti a raggiera attorno al massiccio centrale, sono ricchi di storia e molti sono i luoghi che hanno restituito reperti archeologici. Essi furono roccaforti prima arabe e poi normanne, ma con l’avvento dei Ventimiglia, veri e propri signori feudali, i borghi vennero impreziositi con numerose opere d’arte.

Al centro dell’area madonita oggi si estende il Parco delle Madonie a tutela del suo patrimonio naturale ed etno-antropologico. Nato 1989 ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane, e in particolare gran parte di quelle presenti solo in Sicilia (come l'Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli).
Per la fauna sono presenti oltre la metà delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più della metà delle specie di invertebrati siciliane.
Notevoli sono anche le peculiarità geologiche. Proprio per l'interesse geologico del complesso montuoso madonita dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark.

Talìa © Vietata la riproduzione

 

Sito istituzionale del Parco Regionale delle Madonie

 

{gallery}madonie{/gallery}